Utricularia nelumbifolia



L'Utricularia nelumbifolia originaria del Brasile appartiene alla famiglia delle Lentibulariacee ed è classificata come utricularia epifite perenne.
Nel suo habitat naturale, vive in altipiani che vanno dagli 800 m. ai 2200 m. sopra il livello del mare.
Durante le stagioni invernali, gradisce temperature prossime ai 20° - 22° con un tasso di umidità che sfiora il 90%, mentre in quelle più calde può sopportare temperature che si avvicinano ai 30°, però in questo caso la pianta rallenta la sua crescita.
La pianta produce lunghi steli (20cm. - 30cm.) all'estremità dei quali si formano delle grosse foglie verdi (5 cm. - 6 cm.) dalla forma rotondeggiate.
Ad inizio primavera insorgono steli floreali che posso raggiungere anche il metro di lunghezza.
I fiori sono molto belli e appariscenti; raggiungono i 3-4 cm di grandezza e sono di un bel colore lilla con due strisce verticali gialle.
La particolarità più spettacolare di questa pianta, è racchiusa proprio nei suoi fiori.
Se impollinati, questi non producono i semi, ma minuscole sacche trasparenti che contengono al loro interno delle plantule con tanto di radichetta e fogliolina... insomma una sorta di "parto vegetale".
Le piccole sacche, adagiate sul substrato, dopo 24-48 ore si schiudono e le piccole plantule sono pronte a radicare.
In ogni caso, la sua propagazione avviene anche per mezzo di lunghi stoloni.
L'Utricularia nelumbifolia è una carnivora che va necessariamente coltivata in ambienti caldi e umidi e quindi è consigliato l'utilizzo di un terrario specialmente durante i mesi invernali.

Nome botanico: Utricularia nelumbifolia.

Famiglia: Lentibulariacee.

Nome comune: Utricularia.

Zona geografica: Brasile.

Periodo vegetativo: Tutto l'anno.

Riposo invernale: No, in inverno utilizzare un terrario.

Annaffiature: Abbondante nel sottovaso.

Temperatura: La temperatura durante il periodo vegetativo, non deve superare mediamente i 30°C.

Luce: Grande quantità di luce ma non sole diretto.

Rinvaso: Come substrato è consigliabile torba 10%, perlite 45% e sfagno vivo 45%, deve risultare ben drenante.